C’era una volta… Cadriano.
Per noi, ben più che una favola: l’infanzia, la memoria, il senso della vita, il desiderio di ricordare, l’importanza di far conoscere.
Lorena ci vive dagli anni Cinquanta. “Quando ero bambina la nonna mi portava alla fiera di Cadriano: c’erano le bancarelle. Ricordo che il nonno mi comprò una seggiolina di legno impagliata”.
Cadriano risale al tempo dei romani; anzi, una delle tesi sull’origine del nome è “Campus Adriani” – un accampamento militare, forse addirittura dell’Imperatore Adriano.
Nel 1200 “Cadriano Vecchio” (l’edificio a ferro di cavallo – antico centro del paese – dove ora risiede la Banca di Roma) era una stazione di cambio dei cavalli.
L’imperatore Napoleone fece visita a Villa Mignani.
Perché non creiamo un’associazione culturale che si occupi di ricerche storiche, di approfondimenti sul territorio, che sia un centro di aggregazione per i cittadini, magari che riorganizzi la Fiera?
Detto, fatto: è nata l’associazione.
Ma il nome?
“Campus Adriani” ci piace.
E se poi era “Castrum Adriani”? Prendiamo un dizionario di latino. E’ possibile Castrum, ed inoltre Adriani si scriverebbe Hadriani; ma per l’associazione scegliamo “Campus Adriani”.
Era la fine di aprile del 2004.
Cara Valentina, “che sei brava a disegnare”, ti affidiamo un compito delicatissimo.
Campus Adriani ha lo scopo di promuovere iniziative culturali e di carattere ambientale. E’ un’associazione del Comune di Granarolo dell’Emilia il cui nome deriva da “grano” e da una lunga tradizione contadina.
“La cultura sarebbe ben rappresentata con un libro – propone Valentina – poi servono le spighe ed aggiungerei qualche papavero per una nota di colore”.
Valentina si ritira in camera. Dopo un’ora appare con questo disegno, fatto a matita e colorato coi pastelli.